Fiume-Porto-Diga, danno o risorsa?
Si svolgerà domattina, a partire dalle 10,00, presso la sala consiliare della Provincia di Pescara, con la partecipazione del Pilota del Porto di Pescara, Leonardo Costagliola, esponente de La Grande Pescara, l'incontro pubblico sul tema "Fiume-Porto-Diga, danno o risorsa?", organizzato dalla Federazione Associazioni “Città Vivibile” e dalle Associazione Strada Parco - Associazione Armatori Pescara - Associazione No Elettrosmog Associazione No Cementificio - Associazione Carrozzine determinate Abruzzo.
Quello che segue è il programma della manifestazione:
Saluto Dott. Vincenzo D’ANTUONO Prefetto di Pescara
Introduzione Ing. Mario SORGENTONE coordinatore “Città Vivibile”
Relatori Mimmo GROSSO Presidente Associazione Armatori Pescara
Prof. Sergio RUSI Docente di Idrogeologia Università G. d’Annunzio
Ing. Lino PREZIOSO Manager sistemi depurazione
Prof. Mario L. RAINONE Docente di Geologia Applicata Università G. d’Annunzio
Leonardo Costagliola Pilota del porto di Pescara
Conclusioni Prof. Uberto CRESCENTI Professore emerito Università G. d’Annunzio
Moderatore Pietro LAMBERTINI giornalista del quotidiano “Il Centro”.
Per informazioni Associazione Strada Parco Via Castagna 75 - Pescara
"Uno scatto per la città": mettiamo in concorso il degrado
Inizia oggi l'iniziativa promossa da La Grande Pescara per raccogliere le segnalazioni dei cittadini pescaresi sui disservizi e le situazioni di degrado che colpiscono il capoluogo adriatico.
«“Uno scatto per la città”, è questo il nome che abbiamo dato a questo particolare concorso fotografico: per partecipare basta inviare all'indirizzo di posta elettronica
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le fotografie che testimoniano lo stato di abbandono in cui la città si trascina da tanti anni a causa del malgoverno delle giunte che si sono succedute nel corso del tempo».
La dichiarazione arriva da Pina De Gregorio, de La Grande Pescara, la lista civica che parteciperà alle prossime elezioni per il rinnovo del consiglio comunale di Pescara. «La scelta del nome dell'iniziativa» ha aggiunto De Gregorio «va letta in positivo, visto che uno scatto, una reazione, è proprio quella che ci attendiamo e proponiamo ai cittadini di Pescara per trasformare il principale centro della Regione in una città che guardi verso le capitali nord europee e sia davvero al passo con i tempi».
Le fotografie devono essere inviate a
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, specificando nome, cognome e numero di telefono. All'autore della migliore immagine, che verrà selezionata il 31 dicembre, verrà donata una cartolina storica del capoluogo adriatico.
"Sala prove in immobili confiscati", la proposta de La Grande Pescara
Una sala prove destinata ai giovani musicisti: è questa la proposta de La Grande Pescara per l'utilizzazione di parte delle strutture confiscate a famiglie rom ed entrate a far parte del patrimonio del Comune di Pescara di cui ha dato notizia ieri l'Assessore al Patrimonio, Eugenio Seccia.
Con una spesa modestissima, occorrente per l'insonorizzazione di una sala e la realizzazione del divisorio per la regia, è possibile offrire una sala prove e registrazioni che il Comune potrà affittare ad un prezzo simbolico.
Si tratta di una iniziativa già intrapresa con successo in altri Comuni italiani in cui si è data la possibilità di coltivare una forma espressiva tanto importante nella fase formativa delle generazioni più giovani.
In Lombardia verso la fusione di 56 Comuni. In Abruzzo troppi nemici della Grande Pescara

Il nostro auspicio è che la prossima primavera - sia in occasione delle elezioni comunali che di quelle regionali - gli elettori di Pescara presentino il conto ai candidati, tanto di centrodestra che di centrosinistra. E che sia un conto salatissimo per i nemici della Grande Pescara.
Diciamo basta alle vendita di merci contraffatte
“Legalità”: è una delle parole d'ordine con cui la Lista Civica La Grande Pescara si presenta agli elettori. E' in quest'ottica che denunciamo – e continueremo a denunciare - tutte le forme di violazione delle regole perpetrate sul territorio cittadino. Tra queste, merita la massima attenzione quella riguardante la vendita di merci contraffatte che si svolge da anni in città, specialmente nel mercato posto a ridosso della stazione ferroviaria, dove, sotto gli occhi di tutti e con l'assoluta indifferenza degli organi preposti al controllo, vengono venduti capi d'abbigli
amento, scarpe, accessori, tutti rigorosamente contraffatti.
E' un fenomeno a cui occorre porre rimedio immediatamente, per una serie di ragioni: innanzitutto perché è inconcepibile che vi sia un'area in pieno centro in cui la legalità viene calpestata, una sorta di zona franca in cui tutto è permesso; in secondo luogo perché si penalizzano i tanti commercianti che, a pochi metri da quel mercato, faticano per arrivare onestamente a fine mese, vendendo le stesse merci – ma originali – e che rischiano di chiudere, facendo venir meno posti di lavoro e gettito fiscale.
La crisi è già abbastanza pesante di per sé, aggravarla consentendo forme di concorrenza sleale (e illegale) sarebbe un gesto criminale.
Infine – e non meno importante – è ricordare che tollerare il commercio delle merci contraffatte significa alimentare la malavita organizzata che gestisce la produzione e la commercializzazione di quei prodotti. Sia chiaro che non c'è alcun sentimento di ostilità nei confronti degli extracomunitari che gestiscono quel mercato: la stessa denuncia faremmo se quei prodotti fossero venduti da italiani, da svedesi o americani.
Il punto è pretendere da tutti il rispetto delle regole, siano essi italiani, comunitari o extracomunitari. Vogliamo una città fondata sul rispetto delle regole. Quello che la politica, sia di centrodestra che di centrosinistra, sino ad oggi non ha saputo darci.